Ryanair: interlocutorio e piuttosto deludente l’incontro che si è svolto ieri con l’Enac. Ci aspettiamo che l’ente assuma un ruolo decisivo nell’aprire un percorso conciliativo per facilitare rimborsi e risarcimenti.
Si è svolto ieri l’incontro tra Enac ed alcune Associazioni dei Consumatori. Un incontro interlocutorio, che è risultato piuttosto deludente sotto alcuni punti di vista.
L’Enac si è impegnata a fare pressione con Ryanair affinché i diritti dei passeggeri siano pienamente rispettati e si è dichiarata pronta a supportare ogni azione di tutela.
L’ente ha dichiarato, però, che non può intervenire in maniera sanzionatoria, se la compagnia rispetta i tempi e le modalità per la comunicazione della cancellazione dei voli.
In vista del prossimo incontro con Ryanair abbiamo chiesto all’Enac di collaborare al fine di concordare e definire un percorso conciliativo per le migliaia di passeggeri lasciati a terra dalla compagnia. L’ente si è riservato di pensare a tale proposta, così come non ha mostrato favore nei confronti della nostra richiesta di aprire le porte dell’incontro che avrà nei prossimi giorni con Ryanair anche alle Associazioni presenti.
“Ci aspettavamo maggiore risoluzione da parte dell’Enac, per tutelare al massimo i diritti dei passeggeri e la sicurezza dei voli. – Dichiara Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori – La risposta dell’ente è stata troppo timida, ci aspettiamo che, in nome del ruolo che ricopre, si decida ad assumere un ruolo decisivo nella vicenda.”
Altrettanto chiediamo a Ryanair: anche perché, non lo dimentichiamo, la compagnia in molti scali usufruisce di contributi pubblici per assicurare i voli e la mobilità. Questo dovrebbe dar luogo ad un comportamento rigoroso, corretto e rispettoso delle leggi del nostro Paese. A maggior ragione dal momento che, in alcuni aeroporti, quali Orio al Serio e Ciampino, Ryanair riveste un ruolo quasi da monopolista.
Abbiamo invitato, inoltre, Enac e Antitrust ad avviare delle indagini sul comportamento delle altre compagnie aeree. Non vorremmo che, a seguito della cancellazione dei voli da parte di Ryanair, gli altri vettori approfittassero della situazione per aumentare indiscriminatamente i costi dei biglietti come, in alcuni casi, ci risulta stia già avvenendo.