TASSA DI SOGGIORNO: RIFLESSI NEGATIVI SULL’ECONOMIA
Federconsumatori concorda con le perplessità espresse da Federturismo sulla tassa di soggiorno, la cui introduzione non pare aver avuto l’effetto sperato, al contrario, ha contribuito a ridurre la domanda turistica, già penalizzata dalla grave crisi economica e dalla precarietà del potere d’acquisto delle famiglie italiane.
Sussistono forti dubbi, peraltro, sull’utilizzo dei proventi di tale tassa, che avrebbero dovuto essere impiegati, almeno nelle intenzioni, per la manutenzione e il recupero dei beni culturali e ambientali, considerando lo stato del patrimonio culturale italiano e la persistenza di barriere architettoniche.
Federconsumatori sostiene che è’ proprio a questo aspetto che dovrebbe essere valorizzato per cercare di valorizzare per uscire dalla crisi economica: lo sviluppo del nostro patrimonio turistico, culturale e ambientale, che impiega il 5% dei cittadini italiani.
E’ auspicabile, dunque, porre in essere una serie di punti chiave per lo sviluppo e la ripresa economica, quali: l’eliminazione della tassa di soggiorno, l’attivazione di iniziative turistiche, promozioni o accordi in grado di incentivare e incrementare il turismo, nonché la modernizzazione e l’incremento degli standard qualitativi.